Durante le notti più lunghe dell’anno si attende con
trepidazione
che il sole rinasca intorno al ventuno dicembre per
tradizione.
Nelle aree più fredde e buie del mondo la paura che il sole
non ritornasse colpì
e in ogni angolo d’Europa la festa del fuoco del sole si
compì.
C’era una madre tanto antica e sempiterna
che nel gelo della caverna d’inverno diede alla luce la creatura
di luce vera .
Lucina del parto ne fu infermierina,
nacque così una splendida fanciullina.
Era la Berchta la sua Fata Madrina?
Ella le pulizie delle donne vigilava più alla sera che alla
mattina.
Il ceppo di quercia che scoppiettava e il fuoco ridendo
dalle case scacciava male e tormento.
Forse sua era pure la scopina
che in tanti paesi si appendeva col vischio sull’uscio della
casina
intanto i bambini scrivevano la letterina
e attendevano i doni della Signora Madrina.
La notte e il giorno allora furono uguali:
il Solstizio d’Inverno era una delle feste del fuoco
speciali.
Il gelo era tanto, furibondo anche il vento
Ma il vischio per tuono ed incendio era famoso medicamento.
Gli antenati attendevano il grande concepimento
sui campi danzavano propiziandone il nutrimento.
E l’adorata Fata Piumetta? Nel cielo di fiocchi una
piroetta!
Che ne è delle fortunate bambine finite nel pozzo della
casetta?
D’oro e bellezza Signora Holle le cospargeva
Se la casa per bene avessero curato fino a primavera.
Nero carbone loro era dato se il pavimento per bene non
fosse sfregato.
Ma tu del buio non avere timore
è da lui che il sole rinasce
e porta con sé calore e candore!
Nota
In questa breve e calorosa poesia, ho voluto raccogliere i temi trattati all'interno della ricerca La Dama Bianca, l'Antico Culto della Luce, e Le Vere Origini del Natale e dell'Epifania; per augurare con sincero affetto una gioiosa rinascita del Sole, Yule o Solstizio d'Inverno a tutti coloro che camminano sulla via delle antiche tradizioni. Tradizioni molto diverse tra loro, in apparenza, ma accomunate dal fine ultimo di spergiurare il ritorno di una stessa, onnicomprensiva entità luminosa e guaritrice: la luce del sole.
Crediti illustrazione: Amelia Rozear
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