Il Solstizio d’Estate, intorno al 21 giugno, coincide con la giornata più lunga
dell’anno e, immediatamente, il giorno successivo le giornate incominciano ad
accorciarsi. Si tratta della massima espressione della “Stella Sole” – come amo
chiamarla – quindi l’adorazione e la “messa in aspetto” con i suoi attributi
reclama l’attenzione di coloro che si sentono chiamate alla via solare,
e non solo a quella lunare.
Spesso si è ritenuto che la Strega, così come la Sirena – la
quale le è molto affine, per una serie di ragioni che ho elencato nell’articolo
intitolato Etimologia comparata: Streghe, Sirene e Altre Creature Affini – fossero creature d’abisso, legate esclusivamente all’oscurità e alla notte –
nel caso della prima – e alle profondità – nel caso della seconda. Nulla di
più scontato! – almeno secondo i miei studi e la mia esperienza.
Il Mezzogiorno è in realtà l’orario di espressione massima
di “demoni” (nella accezione più antica del termine, che trovate spiegata qui)
e altre creature sottili, tanto è vero che le sirene sono state definite
“Demoni Meridiani” da R. Caillois (1936) , con “voce di miele”, ancora connesse, quindi, alla luce del
sole, alla stella incandescente – di cui, esse, fra l’altro, nascondono una
speciale etimologia. Kurt Latte, filologo tedesco, cita a tal proposito l’aggettivo “seirios”, che significa letteralmente “incandescente”, evocando l’incanto del meriggio... Tale incandescenza è affine a una
citazione alchemica sita in “Aurora Consurgens”, pt.2, in Artis auriferae, vol.1,
p.212, che recita “Ignis noster est Aqua”, ovvero “la nostra
acqua è fuoco”.
Le sirene si rivelano in effetti creature dall’anima “plurale”: una di fuoco, poiché associate dai greci al sole del Mezzogiorno,
ora liminale in cui intonavano il loro canto, e una acquatica, poiché abitatrici, per
eccellenza, dell’acqua in molte delle sue forme. Avevano voce di giglio, tersa
come il cristallo, un canto di miele, “dolce come il coro di profetiche api” – creature estive e laboriose – ; suono
che esiste nel cielo, nell’aria, nel mare, sulla terra, che secondo Platone produce l'armonia
delle sfere celesti...
Come le sirene, questo è il tempo di emergere,
riaffiorare dalle profondità e sprizzare in mille gocce d’oro la propria
verità, sbattendo “la coda” sulla scia cristallina che la grande stella disegna
sulle acque. Il sole, tanto temuto e ritenuto nemico di pelle e salute, è in
realtà una fonte di approvvigionamento vitale a ogni essere vivente, comprese
le streghe… Abbandonando i pregiudizi su noi stesse e le altre “camminatrici
dell’invisibile”, possiamo finalmente muoverci liberamente nel mondo, pregne
della nostra luce solare, che vive dentro e nel cielo d’estate si specchia come
mai.
Le sirene sono quindi creature solstiziali, custodi della magia del mezzogiorno, l’ora in cui
si apre un varco tra il regno dei vivi e dei morti, l’ora che sarebbe prescelta
dai demoni per le loro apparizioni, esse sono anche creature dell’oro, del sole
e della luce, incantatrici e psicopompe.
Afrodite, Astarte, Freya e Venere sono dee legate al
Solstizio d’Estate e rappresentano l’amore libero e l’energia della terra.
Hanno molto in comune con le sirene: Afrodite nasce dal mare, Venere è stella
dell’alba e del tramonto, Frigg/Freya vive nel Fensalir, “la sala delle profondità marine” e presso certe tribù germaniche era chiamata “Mardoll”, “splendore del mare”, Astarte, nella antica Siria creduta una dea-meteora, è legata alla dea sirena Atargatis, antica dea asiatica con corpo per metà donna e
metà pesce, parte di un culto molto antico che celebrava l’amore sacro e
libero a cui erano consacrati anche sacerdoti che si femminilizzavano in suo
onore.
Fra queste, Afrodite è legata alla rugiada; il Solstizio d’Estate è in effetti il momento più proficuo per
la raccolta delle erbe medicinali e magiche, le cui proprietà durante il solstizio d'estate sono allo zenit. Alcune piante venivano raccolte da
streghe, erboristi e druidi al levar del sole, con la prima rugiada, a seconda
delle necessità. Per farlo è necessario possedere un piccolo falcetto,
preferibilmente di rame, rendendo sempre grazie a coloro che abitano la natura
sottile di boschi e prati e senza alterare la presenza naturale di una pianta
in un determinato luogo. In questa stagione, pochi gesti consapevoli bastano per ottenere molto da incanti e preparati speciali… Frattanto, è corretto anche
procurarsi i rami per la costruzione di bacchette magiche, andando alla ricerca
del ramo più appropriato al mattino presto, godendo della frescura dell’alba.
Alcune superstizioni legate al Solstizio d’Estate:
Ciò che si sogna nel corso della notte si avvererà durante
l’anno.
Cogliere fiori all’alba porterà amore nel corso dell’anno.
Una farfalla bianca sulla rotta porterà fortuna e
prosperità.
È il momento di incarnare la magia solare, fiamma viva che ondeggia sulle acque.
(1) Il Grande Libro della Magia Bianca, Eric Pier Sperandio, Armenia, Traduzione di Adriana Crespi Bortolini, 1997
(2) Le Sirene, Miti e Rivelazioni Alchemiche dalle Origini – Ricerca di Claudia Lucina Simone, 2023
(3) Le Sirene Esistono, Storia di un Mito divenuto Simbolo, Fiaba, Realtà, Elissa Piccinini, Ottolibri Edizioni, 2014
(4) Dizionario Mitologico Online
Diritti
Testo di Claudia Lucina Simone. Tutti i Diritti Riservati,
Fotografia da Pinterest di artista ignoto/a
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