“Celata dove nessuno la può trovare la mia bestia interiore voglio evocare”.
The Worst Witch Netflix, formula di trasformazione nell'animale interiore
Si apprende da James G. Frazer che i gatti, proprio per la credenza che le streghe prediligessero questa forma animale per le loro trasformazioni, oltre che in volpi, serpenti e lepri di cui ci sono incantesimi e testimonianze di trasmutazione, erano ancora nell'Europa moderna gli animali maggiormente sacrificati nei falò atti a bandire il maligno.
A ogni modo, si premette che l'argomento verrà sfiorato solo per brevi cenni e che la natura animale interiore, che abita una strega sin dalla nascita e rappresenta il suo carattere primordiale, ovvero sia ciò che lei stessa è, potrebbe non coincidere con gli animali che lei ritiene essere la sua guida o animali di potere o totemici, cui lei si sente connessa.
Detto ciò, e considerato che non sempre ciò che si è coincide con ciò che piace o si vorrebbe essere e nonostante l'etimologia sia un po' scomoda, dato che la parola «famiglio» deriva dal latino «famulus» che significherebbe servo oppure giovane schiavo (e poco avrebbe a che fare con quel senso di parentela profonda che la strega sente con il suo animale domestico) osservando attentamente i verbali delle accusate, emergono dettagli che fanno pensare che le affermazioni delle streghe, rispetto al loro rapporto con gli animali, si basassero su fatti tutto sommato reali.
Secondo M. Murray i famigli venivano utilizzati dalle streghe come forma di divinazione, ma obbedivano anche ai loro ordini.
Gli animali spesso passavano per caso alla fine di una qualche celebrazione magica, quasi a volerne confermare l'efficacia.
Naturalmente, secondo le condanne, era il diavolo in persona a inviare questi animali alle donne coinvolte. In base all'andatura dell'animale, movimenti, gestualità, era possibile cogliere dettagli preziosi su persone e situazioni.
Un famiglio può letteralmente essere interrogato, poiché è un oracolo vivente, in grado di percepire ed intuire energie e situazioni prima che la strega ne venga travolta.
Per questo è anche una fonte di protezione, scudo di energie dà cui la strega rimane schermata poiché vengono riflesse su di lui che, per natura, è in grado di scaricarle.
Una «proiezione astrale del famiglio» ad esempio potrebbe essere inviata a svolgere indagini, per localizzare qualcosa o qualcuno, e per incoraggiare il nostro stesso intuito.
Talvolta si potrebbe non avere un vero e proprio famiglio, ovvero l'animale domestico della strega, ma potrebbero farsi vivi degli spiriti familiari, simili a geni tutelari o folletti domestici, sotto forma di svariati animaletti, che appaiono proprio quando necessitiamo di essere messe in guardia da qualcosa o protette, tanto è vero che sono state registrate testimonianze del fatto che le streghe nutrissero questi animali, che sono da considerarsi dei doni delle dee o degli dei, con briciole di pane, latte e sangue: quest'ultimo, rafforzerebbe con tutta probabilità il legame con la strega.
Del resto, il «rito del sangue» ha radici millenarie, se si considera che, ogni mese, la strega compie il sacrificio di se stessa, rigenerandosi, nell'atto spontaneo della mestruazione che, con tutta probabilità, era anche il sangue prescelto per stabilire tale contatto.
Numerose sono le leggende, emerse dagli studi di Luisa Francia sulla Strega Perchta illustrate nell'opera Le Tredici Lune, dove si parla delle serpicine domestiche che nelle leggende delle Alpi potevano portare molta fortuna o molta sfortuna alla famiglia, in base a come sarebbero state accolte in visita. Reminiscenza delle dee ctonie legate ai serpenti, spesso apparivano con una coroncina scintillante, messaggere della «dea candelifera», meglio identificata nella corona di candele tipica di Santa Lucia, un volto della Dama Bianca...
Nutrirle avrebbe benedetto la stirpe familiare della strega e portato tanta abbondanza. Personalmente, non ho animali domestici ma «possiedo» tre animali tutelari: la lucertola, che ha dimora fissa sotto alle scope che tengo in veranda e due rospi smeraldini, che incontro quasi sempre nel mio cortile al crepuscolo o nelle ore notturne, nei periodi del giro di ruota o significativi.
Diritti
Testo di Claudia Simone tratto da Streghe, Dee, Befane, Donne e Valchirie: alle origini della Stregoneria e la Vecchia Religione nell'Europa Antica e Occidentale vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso scritto dell'autrice e senza citare la fonte.
Crediti fotografia: Pinterest di artista ignoto/a
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