Asciuga le lacrime e dichiara il tuo incantesimo!
Attingi da ciò che hai nella tua cucina, utilizza ciò che è alla tua portata, sii creativa e semplice, spontanea.
Fidati delle tue sensazioni e del tuo istinto.
Allontana chi e ciò che è nocivo per te – tu sai bene di chi o di cosa sto parlando.
Proteggiti da ciò che non desideri accogliere, senza timore di dire di — No! —.
Non invitare ciò che sgradisci, perché allontanerebbe ciò che ti è gradito. — Spazza e soffia via, non avere paura! —.
Erigi un piccolo altare a te stessa, per non dimenticare che la tua presenza nel mondo (così come sei) è sacrosanta, ovvero che la tua volontà è legittima quanto il tuo diritto a esprimerla nel modo che ritieni opportuno e nel momento che lo ritieni necessario per te. Solo per te.
Non pensare a fare il bene (non devi salvare nessuna e nessuno). Spesso, “bene”, non è sinonimo di giusto né di concreto e sperabile.
Affidati a ciò che nel profondo ti piace: può essere un colore, un profumo, un oggetto o un cibo naturale e gustoso che in passato ti ha lasciato un segno positivo, una traccia che hai portato con te e che può salvarti, proprio adesso, lì dove sei.
Crea per te stessa l'ambiente che descriva ciò che senti di essere.
Se non puoi farlo come vorresti, fallo lo stesso, con ciò che c'è, con quello che hai adesso e a cui puoi affidarti, con un piccolo sforzo, uno alla volta.
Abbandona i dogmi, i tabù e le posizioni troppo rigide e semplicemente affonda i piedi o le mani nella tua terra, chiedile se, prima di te, qualcuna che si sia sentita come te abbia camminato quelle vie e come abbia potuto fare ad attraversarle, al sicuro.
Sii al sicuro.
Sii al sicuro dentro te stessa.
Non importa ciò che ancora deve essere fatto.
Se dovrà essere fatto sarà tuo e lo sarà, al momento che gli spetta.
Adesso abbracciati e irradiati di questi piccoli consigli e fidati, a poco a poco, un nuovo tepore annuncerà da dentro, e saprai di non essere sola, perché al tuo fianco avrai te stessa e, forse, qualche benevola entità affine al tuo incantesimo, pronta a sorprenderti...
Note
Vademecum proviene dalla forma latina “vademecum” che significa “va con me”, ossia vieni con me, ti do una mano.
Spero che il breve testo qui proposto possa essere per chi legge una guida sicura e rincuorante, in quei momenti in cui tutto ciò che una strega può fare, in fin dei conti,è non fare niente (di particolare o ricercato), ma solo muovere piccoli passi che la avvicinino al suo cuore, dove tutte le risposte risiedono.
*Etimologia tratta da Dizionario Etimologico, Ed. aggiornata, Rusconi Libri
Crediti fotografia: Pinterest di artista ignoto/a
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