Le Leggende di Fiumelatte tra Fate e Sirene

ESPLORAZIONE DI RICERCA

Cenni Storici e Geologici sul Fiumelatte

Il fiume “fantasma” è bianco come il latte, questo dà alla località  frazione di Varenna, in provincia di Lecco – e al suo corso il caratteristico nome di “Fiumelatte”, poiché le sue acque presentano un caratteristico colore bianco. Il “Fiumlacc”, cosiddetto in dialetto lecchese, è un immissario del Lago di Como, sul quale sorge l’omonimo paese, circondato dalle sue acque blu profondo. Un tempo venne definito “il fiume più corto del mondo” (250 metri di lunghezza, secondo solo al fiume Aril, in Veneto) ed è noto fin dalla antichità – passando dagli studi di Plinio il Vecchio a quelli di Leonardo da Vinci che al “Fiumelaccio” accenna nel foglio 214 del Codice Atlantico(1) e altri aristocratici di tutta Europa che giungevano in viaggio a visitarlo – per la sua particolarità, ancora oggi frutto di mistero e leggenda, di sgorgare dal 25 marzo circa (periodo del disgelo della neve) ai primi giorni di ottobre, quando sparisce misteriosamente… Il fenomeno dell’intermittenza è dovuto al fatto che Fiumelatte rappresenta lo scarico di un “sistema carsico”, denominato “fonte Uga”(2), che inizia nel Moncodeno sul versante nord del Grignone, nondimeno la “regina” del Gruppo delle Grigne lecchesi. Tale sistema è prerogativa dei territori dove l’acqua esercita il cosiddetto fenomeno del carsismo(3), ovvero l’attività chimica che agisce sulle rocce calcaree – sia di dissoluzione che di precipitazione – andando a conformare una caratteristica e specifica morfologia del suolo detta propriamente “suolo carsico”, caratterizzato dalla presenza di doline, inghiottitoi e da acqua che filtra facilmente in profondità nel sottosuolo. In queste aree – che tipicamente presentano grotte e cavità dal fascino senza tempo – sono abbondanti le precipitazioni meteoriche, sono presenti complessivamente superfici subpianeggianti dotate di “fessurazione delle rocce”, sovente con notevole aridità e scarsa vegetazione per via della assenza di una buona circolazione dell’acqua in superficie. A ogni modo, nonostante gli interventi degli studiosi più fervidi, i quali hanno supposto che il Fiumelatte possa essere un “troppopieno” appartenente a un enorme bacino, con tutta probabilità generato dalle viscere del Monte sopra menzionato, nessuno lo avrebbe mai raggiunto...


La Grotta

La Grotta (dal latino arcaico e volgare crupta, dal classico crypta ovvero dal greco kryptos, “nascosto”, dal verbo krypto, “io nascondo” (4)) nondimeno l'antro è una suggestione che riguarda da vicino la realtà di questo portale di ricerca. Il tema è celarsi, rendersi inaccessibile a molte e molti, come deve essere stato in simili luoghi naturali che devono aver abitato “certe entità” antichissime, sia di natura celeste che sotterranea. Le leggende legate alle gole del Fiumelatte e alle cavità profonde del territorio, lo definiscono il “Fiume delle due Madonne”: quando compare intorno al 25 marzo, è infatti la festa del borgo e annunciazione, e quando si dilegua è intorno al 7 ottobre, giorno della Madonna del Rosario e matrona di Varenna.

Ma, come sovente accade, la interpretatio cristiana cela le luci di un passato pagano, dove folklore e racconti antichi quanto la parola stessa si contaminano, dando vita alle storie qui raccolte. Senz'altro, qualcuno di sacro e invisibile è a tutela delle acque del Fiumelatte...


Le Lacrime della Sirena

Fra quelle lette, la leggenda che ho più amato  – relativa alla grotta che si trova alla sorgente del Fiumelatte  – narra dell'amore tra una dolce sirena e un pescatore originario del Lago di Como. I due si amavano appassionatamente, nonostante la consapevolezza di non poter vivere una vita normale, data l'impossibilità della magica entità a vivere sulla terra, così, quando l'uomo venne al suo destino, annegando nel lago, dagli occhi della creatura sgorgarono lacrime bianche, le quali misteriosamente diedero alla luce il fiume. 

Questa leggenda – originatasi, probabilmente, da una innata memoria per certe entità della natura e delle loro caratteristiche ritenute più comuni – mi ha ricordato i bei runot Kalevalianii canti della tradizione artica e baltofinnica dove i corsi d'acqua sgorgano dall'amore delle madri per le loro figlie, e la natura è intrinsecamente connessa e condizionata alle emozioni di coloro che la abitano, siano esse entità fisiche o eteree. Non molto tempo fa, durante i miei piccoli viaggi in Valsesia, scrissi anche della bella Sesia, la quale nella leggenda pagò il prezzo del suo amore per il gigante Fenera: fu dalle sue gote piene di lacrime, che il bel fiume che porta il suo nome, sgorgò (6).


Il Passaggio delle Fate

Le altre leggende locali – tipiche del folklore celtico relativo al popolo delle Fate – narrano del motivo ricorrente, soprattutto riscontrato nei racconti che animano le aree “fatate” lacustri tra Piemonte e Lombardia, del passaggio segreto di queste entità attraverso grotte o particolari conformazioni rocciose (si veda anche La Rupe delle Fate di Castelveccana - Lago Maggiore) che sarebbero ponte fra la realtà fisica e un luogo altro, dove il rischio per gli esseri umani che dovessero accedervi sarebbe quello di perdere completamente la cognizione temporale, ritornando indietro improvvisamente invecchiati o non facendo affatto ritorno. Nella fattispecie, è possibile approfondire questa magia leggendo Fatae, Excursus - Ricerca de L'Antro di Luce.

Nota

Non essendo in possesso del libro di leggende lariane dove sapevo che avrei trovato la leggenda relativa al Fiumelatte, ho preferito non trascriverla nelle molte versioni trovate nel web, poiché sono già disponibili ovunque, per chi volesse leggerne.


Album fotografico
di Claudia Simone

Sitografia e bibliografia

(1) Sorgente di Fiumelatte - Varenna Turismo
(2) Annalisa Borghese, Varenna, in Il territorio lariano e i suoi comuni, vol. 28, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 439.
(3) Manuale di Geologia Online
(4) Dizionario Etimologico, Rusconi Libri, Edizione Aggiornata 2012
(5) La Leggenda della Sirena di Fiumelatte - Around Family Blog
(6) Incontrando la Sirenetta Sesia tra Quarona e Riva Valdobbia e Tracce della Beata Panacea sulla Rotta - Testo di Claudia Simone

Il resoconto di viaggio è disponibile su Quaderno di Rotta di Una Strega Moderna: Fiumelatte. Le Bianche lacrime della Sirena e Il Passaggio delle Fate

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Crediti

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